La juventus si conferma capolista, battendo a fatica il bologna, mentre le inseguitrici hanno tutte problemi; il campionato riprende da qui...
Dove eravamo rimasti? Ah sì, dalla Juventus capolista dopo il vittorioso scontro diretto con l'Inter di Conte. Dopo la pausa che ha messo in mostra i progressi della nazionale di Mancini che si è qualificata per gli europei con tre turni di anticipo, il campionato riprende con molti spunti di discussione.
La capolista doma non senza fatica un ottimo Bologna e mette in evidenza ancora una volta un ottimo Pjanic, mai così efficace in zona gol; il giocatore serbo è quello che pare aver più beneficiato dall'arrivo di Sarri in panchina; gioco di prima, presenza costante in cabina di regia e una media gol mai così elevata; il Bologna cede con l'onore delle armi; la squadra di Mihajlovic rappresenta una delle realtà più belle in questo avvio di campionato; sicuramente l'affetto per il tecnico malato ha compattato alla grandissima un gruppo che ora ragiona davvero da squadra.
La Juventus dal canto suo è apparsa meno brillante rispetto alla partita con l'Inter, contro il Bologna ha fatto una buona prestazione contornata però da errori difensivi molto gravi e che potevano costarle la vittoria; certamente non ha giovato la pausa delle nazionali, elemento sempre di disturbo in squadre come la Juventus impegnate ad alto livello su più fronti, però anche in questo frangente la Juventus ha dato dimostrazione di una forza senza uguali nel nostro campionato.
Da segnalare il gol di Cristiano Ronaldo, utile ai fini della statistica (gol numero 701 della sua fantastica carriera).
L'Inter, segnata dagli infortuni in nazionale di Sanchez e D'Ambrosio e dalla contemporanea assenza di Stefano Sensi, prima stra-domina il Sassuolo, lo mette sotto per 4-1, esibendo per la prima volta una scintillante coppia di attacco, Lautaro Martinez e Lukaku, poi però al 70º smette di giocare permettendo al Sassuolo di tornare in partita e soffrendo maledettamente negli ultimi minuti; la vittoria per 4-3 porta tre punti e permette all'Inter di riprendere la corsa, ma di sicuro non ha messo di buonumore Conte, tecnico notoriamente molto esigente specie nei dettagli; l'inter insomma sta tornando "pazza" e questa cosa di sicuro non piace al tecnico salentino.
Al terzo posto si essa l'Atalanta che si vede rimontare tre gol dalla Lazio, grazie anche a due rigori che hanno fatto letteralmente imbestialire Gasperini; a termini strettamente di regolamento, i tuoi rigori ci possono stare, certamente però immobile capocannoniere del campionato, alla tendenza a "svenire" in area e, dopo la beffa dello scorso anno in coppa Italia, Gasperini ha evidentemente un nervo scoperto; maiuscola comunque la prestazione dell'Atalanta, oramai stabilmente presente nei quartieri alti della classifica e splendida realtà dal punto di vista gestionale; società con i conti a posto e con un tasso tecnico elevato senza fare follie economiche; oltretutto, l'Atalanta a Roma non ha potuto schierare il suo leader d'attacco, ovvero Zapata, fermato anche lui per un infortunio rimediato in nazionale; Muriel non lo ha fatto rimpiangere segnando una doppietta e confermando di essere oramai recuperato dall'infortunio. Il Napoli regola piuttosto agevolmente il Verona, recrimina per una serie di episodi dubbi, e mette in mostra un Milik come una splendida alternativa in attacco; Milik è un buon giocatore finora frenato da una fragilità fisica che ne rende impossibile l'utilizzo con continuità, fermo restando l'affollamento in attacco degli uomini di Ancelotti; in settimana le esternazioni del presidentissimo De Laurentis avevano come al solito fatto molto rumore; certamente il patron non le manda a dire e l'intemerata sembra piuttosto chiaramente un avviso ai naviganti Mertens e Callejon che stanno trattando il rinnovo con la squadra partenopea.
La Roma falcidiata dagli infortuni pareggia con la Sampdoria fresca di cambio tecnico e dove Ranieri ha preso il posto dell'esonerato di Francesco esattamente come era avvenuto lo scorso anno sulla panchina della Roma; i giallorossi sembrano aver smarrito la freschezza in attacco, e i troppi infortuni muscolari ripropongono l'ormai annosa questione della gestione fisica dei giallorossi; vuoi vedere che alla fine aveva ragione Capello quando sosteneva che la colpa degli infortuni era imputabile ai terreni di allenamento?
Milan buona la prima (quasi)
C'era molta curiosità per vedere all'opera Stefano Pioli subentrato a Giampaolo alla guida del Milan; l'esordio non ha portato i tre punti, ma ha comunque fatto registrare qualche timido miglioramento, specialmente nella manovra d'attacco; il successo di Pioli passerà giocoforza dal recupero di Pjatek, ed il ritorno al gol in questo senso fa ben sperare, ma i problemi, specie in difesa, sono ancora molti e ci sarà da lavorare; il deficit da record registrato nella scorsa stagione sarà un ulteriore problema, perché giocoforza limiterà i mercati futuri, a meno di non saper sacrificare Donnarumma e qualche altro big.
Menzione d'onore spetta al Cagliari che battendo la spalla per 2-0 (gol da urlo di Nainggolan), si issa inaspettatamente ma meritatamente al quinto posto; Maran sta facendo indubbiamente un grandissimo lavoro e i risultati lo stanno premiando; un toro rinunciatario e abulico esce meritatamente sconfitto dalla dacia Arena cadendo nella mediocrità assoluta, facendo sorgere qualche dubbio sulle reali ambizioni della squadra; in coda la batosta rimediata da Genova in quel di Parma sicuramente pone fine all'esperienza in panchina di Andreazzoli, tecnico capace anche se i punti racimolati dal Genoa sono davvero troppo pochi per evitare l'esonero, peraltro già scampato due settimane fa; difficilmente Preziosi gli concederà un ulteriore chance. Ora spazio alle coppe, che finora, juve a parte non hanno regalato grossissimi motivi per esultare; devono assolutamente fare punti sia l'Inter che l'Atalanta, rispettivamente contro Borussia Dortmund e Manchester City.; Non sarà per nulla facile.