Sinisa, il gigante

La prima giornata del campionato 2019-2020 ha offerto molti spunti interessanti ma tutti passano in secondo piano rispetto alla grandezza e alla tenacia di Sinisa Mihajlovic.

La prima giornata di campionato si prende la scena sportiva offrendo lo spunto per molte riflessioni; sul piano puramente agonistico, la juve vince a parma una partita non semplice in cui sono emerse tutte le difficoltà ad assimilare i nuovi dettami del tecnico Sarri, che per ora non si vedono applicati sul rettangolo di gioco, anzi; sabato la juventus è parsa ancora decisamente quella di Allegri, anche da un punto di vista strettamente legato agli 11 titolari; in panchina restano Dybala, a ribadire "se lo volete è qui",  con tutte le smentite di rito; ai box anche l'acquisto più oneroso di quest'anno, Matias De Ligt;  l'olandese è apparso tra i più in difficoltà ad assimilare gli schemi sarriani (e non poteva che essere così); lodevole l'umiltà di Higuain asservito a CR7 in tutto pur di poter giocare; davvero strano il destino di questo giocatore pagato 90 milioni solo 3 anni fa; la grandezza e l'autoarchia di Cristiano Ronaldo potrebbero rivelarsi alla lunga deleterie negli equilibri di spogliatoio; la juve mi pare troppo appiattita e la sofferenza del 2° tempo conferma che anche da un punto di vista prettamente fisico c'è ancora da lavorare, in particolare in elementi come Rabiot. Auguri a Sarri per una pronta ripresa; il cantiere juventus non può prescindere dalla sua presenza in panchina.

Il napoli vince non senza polemiche sul campo di una fiorentina galvanizzata dall'arrivo di Franck Ribery, campione un po' stagionato ma che sarà sicuramente un nome di richiamo importante per Commisso e tutto il popolo viola; Var da dimenticare, con buona pace dei proclami del sempre tronfio Nicchi che alla vigilia dell'inizio del campionato aveva proclamato di "essere vicini alla perfezione"; se quanto visto al Franchi è la perfezione, io sono George Clooney; tornando alla partita, lo spettacolo non è mancato con una buona dose di complicità da parte delle difese, decisamente da rivedere; soprendono i 3 gol presi dal napoli che pure schiera probabilmente la coppia di centrali più forte del campionato, Koubaly-Manolas. Da un punto di vista prettamente tecnico-tattico, la squadra di Ancelotti non può nascondere le proprie ambizioni, considerando che è l'unica squadra di vertice che ha garantito continuità con il lavoro dello scorso anno, cosa che potrebbe essere un vantaggio non da poco rispetto alle squadre concorrenti che si trovano a dover fronteggiare le incognite del cambio in panchina.

C'era ovviamente molta attesa per l'esordio dell'inter, squadra che ha fatto molto parlare per le scelte radicali operate in estate con epurazioni choc (Najngolan, Perisic e Icardi) ovvero i pilastri delle scorse stagioni; ebbene l'inter ha giocato molto bene contro un lecce che non ha mai rinunciato a giocare a calcio nonostante la caratura tecnica inferiore. Conte ha trasmesso la sua ferocia e per alcuni fraseggi il pubblico si è prodoto in scroscianti applausi; Lukaku ha fatto gol all'esordio e piazzato 2-3 spunti in velocità che di iscuro in serie A faranno la differenza; da milgiorare l'intesa con Lautaro ma in generale ottima la prestazione collettiva con gol dei debuttanti Sensi e Lukaku, condite da due perle balistiche di Brozovic e Candreva a confezionare il 4-0 finale, con buona pace di Wanda Nara, presenza scomoda ed ingombrante in tv.

Il tonfo più eclatante è quello del milan, sconfitto ad Udine dopo una partita in cui praticamente non ha mai tirato in porta; Giampaolo è un tecnico capace ma resta da verificare la sua capacità di sapere resistere alla pressione in una grande squadra, decisamente superiore; il milan è un equivoco tecnico; Piatek deve essere servito come terminale offensivo, ruolo in cui solitamente è letale; se gli si chiede una partecipazione al gioco, si perde la sua presenza in zona gol e non si ottiene nulla, sicuri che convenga? Da verificare anche Paquetà, brasiliano con ottimi colpi ma forse senza quella velocità richiesta in serie, e Suso è uno splendido anarchico che a volte risulta decisivo ma spesso si perde e fa perdere equilibrio, indispensabile nel gioco di Giampaolo; insomma Milan da rivedere...

Ottima la reazione dell'atalanta che sotto di 2-0 sul campo della spal, trova la forza per ribaltare il risultato con un 3-2 che mette in risalto Muriel; se Gasperini saprà tenere a bada le merendine, Muriel potrebbe essere il crack di quest'anno soprattutto se l'atalanta si tiene anche Zapata e la champions è un'affascinante sfida per la dea e tutti i suoi tifosi.

La roma si fa imporre un 3-3 casalingo da un genoa mai domo che potrebbe avere fatto il colpo con Pinamonti, ottimo giocatore anche in prospettiva nazionale; il ragazzo ha talento e "vede" la porta come ha dimostrato anche al mondiale under 19; i giallorossi hanno ottime individualità e Dzeko potrebbe essere una splendida riconferma come già accadde un anno e mezzo fa, quando sembrava già venduto al Chelsea; Fonseca deve lavorare ancora sull'equilibrio tra i reparti e su alcuni schemi a centrocampo apparso troppo permeabile, ma la cifra tecnica della squadra è comunque importante grazie ai "vecchi" Dzeko e Kolarov e alcuni giovani interessanti come Under e Zaniolo.

La lazio sbanca il campo della samp distratta dalle vicende societarie (la cessione della società da parte di Ferrero al gruppo capeggiato da G. Vialli è questione di giorni), mettendo in luce un Immobile mortifero in zona gol (superata quota cento gol) e tutta la squadra è apparsa tonica ed in palla; anche questa volta Tare sembra avere azzeccato la campagna acquisti e non è poco per la gioia di Lotito; Tare è uno dei migliori direttori sportivi e questo da anni, giusto tributargli un plauso.

La giornata come detto ha vissuto attimi importanti e ottimi spunti tecnici ma la copertina spetta di diritto ad un uomo che non si nasconde di fronte a nulla con un coraggio leonino che gli fa sfidare la leucemia e si presenta in panchina alla prima di campionato con grinta infinita; smagrito, con un cappellino a nascondere gli effetti della chemio, un cerotto sul collo e il braccialetto del reparto ospedaliero, questo gigante gioca la partita della sua vita eppure trova il tempo di presentarsi in panchina a verona a fianco dei suoi ragazzi; IMMENSO! Per la cronaca finisce 2-2 ma il risultato è davvero un aspetto secondario; in bocca al lupo Sinisa e grazie per il grande insegnamento che ci hai dato, cui non sono rimaste insensibili nemmeno le curve che gli hanno tributato a lungo cori di incoraggiamento.