Il campionato si è già deciso: la juventus lo vincerà per l'incapacità delle concorrenti ad avere un minimo di continuità; questa domenica si sfila la roma che perde con l'atalanta, la vera rivelazione di questo campionato; intanto l'inter pareggia in extremis il derby di addio (?) di Berlusconi....

Troppo forte la juve per le squadre italiane; il gap che da 6 anni oramai divide i bianconeri dal resto delle squadre italiane, ogni anno anzichè ridursi aumenta, e le altre semplicemente e noiosamente ne prendono atto;  la supremazia della juve fa ovviamente contenti i tifosi della vecchia signora, un po' meno le tv che vedono gli ascolti in picchiata e gli abbonamenti in calo; ogni volta appena viene indicata una possibile antagonista, questa fa subito harakiri; è accaduto in passato al napoli e domenica alla roma, incapace di dare sprint ad una campionato che pareva davvero indicarla tra le favorite (juve a parte); invece la squadra di Spalletti cade a Bergamo per mano di un'atalanta che si scopre irresistibile e con un allenatore che in nerazzurro sta provando gioie che gli erano mancate nell'infelice esperienza interista. La juve, lo diciamo da inizio campionato, non è mai bella, non è mai entusiasmante, ma possiede il killer instinct delle grandissime squadre e l'autorevolezza con cui ha liquidato il pescara con tra l'altro il gol di un reietto come Hernanes e l'esordio del primo giocatore "millenial" del nostro campionato (Kean), la dice lunga sull'abisso tecnico che oramai intercorre tra la squadra di Allegri e la misera concorrenza; la juve ha fatto a meno per lungo tempo di Marchisio, ora gioca senza Barzagli, Chiellini è più fuori che dentro, Dybala è un mesetto che non gioca, eppure la juventus domina; sarà anche vero che le squadre non si scansano, certo non le fanno male...

Il derby del cuore...

Il derby che una volta celebrava i trionfi di Milano in Europa, ora è partita che non decide nulla se non la supremazia cittadina; c'era curiosità per la partita che era crocevia di molti destini; da Berlusconi alla sua ultima da presidente proprietario cui la tifoseria ha dedicato una coreografia che ha commosso una vecchia roccia come Silvio,  a Pioli, fresco allenatore dell'inter; la partita è stata molto bella dal punto di vista delle emozioni, molto meno dal punto di vista tecnico; l'inter ha dominato nettamente per 40 minuti, andando come spesso le capita in svantaggio; la reazione c'è stata ed il pareggio seppur in extremis testimonia che Pioli ha un patrimonio tecnico tutt'altro che scadente ma che dovrà lavorare parecchio per eliminare difetti strutturali che portano sempre a subire gol con imbarazzante regolarità. Montella si gode un milan che nonostante il caos societario (si arriverà mai al closing?) ha lanciato ottimi giovani (Donnarumma, Locatelli) e che fino al 91 era a + 11 rispetto ai cugini; resta da capire il destino di Bacca, sempre più avulso dalla squadra.

Il napoli riparte

Il napoli si rimette in corsa trovando nel campo tabù di Udine, dove lo scorso anno probabilmente perse lo scudetto, il migliore Insigne della stagione e una vittoria che ne rilancia le ambizioni; Sarri sta gestendo molto bene il fatto di dover fare a meno del centravanti, perchè la perdita di Higuain, l'infortunio di Milik e le difficoltà di Gabbiadini di fatto privano i partenopei di un centravanti vero ed obbiga la squadra agli straordinari per trovare la via della rete.

Detto in precedenza della splendida sorpresa atalanta, due parole sulla lazio cui inzaghino sta facendo ottenere che probabilmente Bielsa non avrebbe mai ottenuto... Vuoi vedere che ancora una volta a Lotito dice bene?